Leart’/SRL

Volare, concerto a Domenico Modugno
regia di Marco Mete
con Gennaro Cannavacciuolo e Trio Bugatti: Marco Bucci piano, Claudia Della Gatta violoncello, Andrea Tardioli clarinetto e sax contralto
musiche eseguite dal vivo dal Trio Bugatti
genere teatro e musica
durata
1 ora

Un tuffo emozionante nella storia di un personaggio simbolo della grande canzone italiana. Il recital di Gennaro Cannavacciuolo, premio Eti 2009 Olimpici del Teatro come attore non protagonista, propone in una reinterpretazione personale le varie strade musicali percorse da Modugno. Nella prima parte, via con le canzoni dialettali e macchiettistiche, da O Caffe’” a “La Donna Riccia”, da “La Cicoria” e “U Pisci Spada”, alla più famosa “Io Mammeta E Tu”, fino ai monologhi teatrali e al suggestivo dialogo tra madre e figlio tratto dalla commedia musicale “Tommaso D’Amalfi” di Eduardo de Filippo, eseguito con l’apporto della voce registrata di Pupella Maggio che volle dare il suo contributo proprio a questo spettacolo. Nella seconda parte, di atmosfera brechtiana, largo alle canzoni d’amore più famose lanciate da Modugno come “Vecchio Frac”, “Tu Si Na Cosa Grande”, “Resta Cu Mme” e così via sino all’ormai inno nazionale “Nel Blu Dipinto Di Blu, cantato e danzato a mo’ di Tip Tap nello stile di Fred Astaire. Uno spettacolo coinvolgente e interattivo, applaudito dalla critica più esigente, che propone un alternarsi sottile di momenti comici e di alcuni più melanconici, di aspetti gioiosi e di suggestive evocazioni poetiche.

Gennaro Cannavacciuolo è un attore, cantante e fantasista italiano. Nel 1981, Eduardo De Filippo, scrive nell’ordine del giorno del suo teatro: “Ringrazio Gennaro Cannavacciuolo per la sua collaborazione, ma soprattutto per il suo impegno e la grande professionalità con cui egli ha affrontato situazioni impreviste; è l’inizio di un lungo cammino…” Nel medesimo periodo incontra Pupella Maggio di cui diventerà grande amico e con cui dividerà anche la scena.

Alla morte di Eduardo, si cimenta anche nel canto e nel ballo e le sue scelte artistiche diventano sempre più impegnative, portandolo a interpretare ruoli e a calcare la scena in qualità di protagonista o co-protagonista. Dal 1996, lavora per vari enti lirici ricoprendo il ruolo del ‘brillante’ in numerose operette, in particolare per il Teatro Carlo Felice di Genova, il San Carlo di Napoli e il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, vincendo nel 2002 il premio “Trieste Operette”. Dal 1988, partecipa anche a numerose trasmissioni televisive, fiction e opere cinematografiche.

 

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