TEATRO DELLE ALBE porta in scena a Matera:

 

IL GIOCATORE
di Marco Martinelli

ideazione
Marco Martinelli, Ermanna Montanari

 

con Alessandro Argnani
musica Cristian Carrara
spazio e costumi Ermanna Montanari

luci e fonica Enrico Isola, Fabio Ceroni
allestimento scenico Squadra tecnica del Teatro delle Albe: Fabio Ceroni, Luca Fagioli, Enrico Isola, Danilo Maniscalco

 

Il gioco è una sfinge. Come una sfinge, ci interroga sulla nostra natura. E se siamo noi a interrogarlo, a interrogarne il concetto, l’essenza, la presenza millenaria nella storia dell’umanità, come un oracolo antico ci fornisce risposte ambigue: il gioco può manifestarsi come la voragine dell’autodistruzione solita- ria, oppure, al contrario, come il senso più alto e bello dello stare insieme, del miracolo della convivenza.

Il giocatore racconta la caduta vertiginosa di un giocatore di slot machine, di un annegare nell’azzardo, dove ogni legame affettivo viene sacrificato sull’altare del niente, e che, nel suo malato sogno di potenza, delira da solo dal fondo di un fossato di campagna, colpito a morte dai suoi strozzini, allo stesso tempo vittima e carnefice di se stesso.

Il bivio è lì, davanti ai nostri occhi incerti e titubanti di pellegrini, e non vi è nessuna guida sicura che possa suggerirci la strada: è la nostra sorte che è in gioco, e tocca a noi e solo a noi scommettere su quale via prendere.

 

TEATRO DELLE ALBE
Nel 1983 Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Non- ni fondano il Teatro delle Albe. Gli spettacoli, da Ruh. Romagna piu’africa ugua- le(1988) a All’inferno! (1996), da I Polacchi (1998) al Sogno di una notte di mezza estate (2002), da Salmagundi (2004) a La mano (2005), valgono alle Albe premi e riconoscimenti, nazionali e internazionali, evidenziando una poetica rigorosa, raffinata e emozionante, capace di restituire alla scena la sua antica e potente funzione narrativa.
Fondamentali all’interno del gruppo, oltre alla direzione artistica tenuta da Martinelli (Premio Drammaturgia infinita con Incantati nel 1995, Premio Ubu per la drammaturgia con All’inferno! nel 1997, Premio Hystrio alla regia nel 1999, Golden Laurel come “miglior regista” al Festival Internazionale “Mess” di Sarajevo con I Polacchi nel 2003) sono le accensioni visionarie e la vocalità inquietante di Ermanna Montanari (Premio Ubu come “migliore attrice” con L’isola di Alcina nel 2000 e con Sterminio nel 2007, Premio Adelaide Ristori nel 2001, Golden Laurel come “miglior attrice” al Festival Internazionale “Mess” di Sarajevo con I Polacchi nel 2003).

 

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