Teatro Stabile dell’Umbria – Elledieffe

La Grande Magia
di
Eduardo De Filippo
regia di  Luca De Filippo
con  Luca De Filippo, Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto e Carolina Rosi
aiuto regia di Carolina Ros
direttore di scena Ivan De Paola
scene di Maestri di Scena
costumi di Costumi d’Arte
genere prosa
durata 2 ore e 30 minuti

 

Continuando il lavoro di approfondimento sulla drammaturgia di Eduardo del primo dopoguerra, da ottobre 2012 La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone LA GRANDE MAGIA, commedia tra le meno rappresentate del grande drammaturgo napoletano, messa in scena solo dallo stesso Eduardo con la sua compagnia e poi da Giorgio Strehler con il Piccolo Teatro di Milano dal 1985 in poi. A chi gli chiedeva cosa aveva voluto dire con “La Grande Magia”, Eduardo rispondeva che aveva voluto significare che “la vita è un gioco, e questo gioco ha bisogno di essere sorretto dall’illusione, la quale a sua volta deve essere alimentata dalla fede…. Ogni destino è legato ad altri destini in un gran gioco eterno del quale non ci è dato scorgere se non particolari irrilevanti” (Il Dramma, marzo 1950) Il tema sostanziale de “La Grande Magia” è il rapporto tra realtà, vita e illusione. Il protagonista Otto Marvuglia “professore di scienze occulte, celebre illusionista” – come recita la locandina prima del testo – fa sì tornare alla mente la figura di SikSik “artefice magico” ma con ben altre scaltrezze e capacità di manipolare: e tutto diviene più inquietante.

Luca De Filippo esordisce a soli otto anni, nel 1956, nel ruolo di Peppeniello in “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta diretto dal padre Eduardo. Debutta a vent’anni in “Il figlio di Pulcinella” di Eduardo (regia di Gennaro Magliulo). Da questo momento inizia un’intensissima attività teatrale. Sotto la regia del padre appare in teatro e televisione. Fonda nel 1981 una propria compagnia teatrale, con cui affronta buona parte delle commedie paterne e degli Scarpetta. Presta anche particolare attenzione al repertorio contemporaneo, interpretando e dirigendo opere di Cerami, Pinter e Beckett.  Dal 2003 sino al 2010, ha un’importante collaborazione artistica con Francesco Rosi che lo dirigerà in una trilogia eduardiana del primo dopoguerra. A Natale del 2009, assieme e con le musiche al Maestro Nicola Piovani, mette in scena: “Padre Cicogna: poema in musica dedicato ad Eduardo e ricordare i venticinque anni dalla sua scomparsa. Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal 2004,  viene insignito nel 2010 del Premio De Sica come migliore attore teatrale.

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