Sassiland: Conferenza Stampa inaugurale
Teatri Uniti d’Italia a Matera, presentazione della stagione.
Presentazione de “Teatri Uniti d´Italia a Matera” – 21 novembre 2012
Adduce: lavoriamo per realizzare un teatro comunale
MATERA
“Il teatro rappresenta una delle cinque stagioni culturali che l’Amministrazione comunale e il Comitato “Matera 2019” intendono costruire nel 2013 per rendere ancora più concreta e sistematica la scelta di candidare Matera a capitale europea della cultura 2019”.
Lo ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della rassegna teatrale “Teatri uniti della Basilicata”.
“In questo viaggio che la nostra città e la nostra regione hanno intrapreso – ha continuato Adduce – un grande aiuto ci arriva dall’associazione culturale “InCompagnia” e dal suo instancabile “suggeritore”, Antonio Calbi, per la felice intuizione, già sperimentata assai positivamente nella prima edizione, di portare a Matera le altre culture teatrali al fine di unire, linguaggi, antichi e moderni, diversi modelli creativi. D’altronde – ha aggiunto il sindaco – cosa è il teatro se non una esperienza di unione, di legame fra lo spazio e il tempo della scena e quelli della vita reale. E oggi è proprio quello di cui c’è maggiormente bisogno, nel nostro Paese come nella nostra regione. Ecco perché saluto positivamente la nuova realtà, il Consorzio Teatrale ‘Teatri Uniti della Basilicata’, che riunisce l’Associazione Incompagnia di Matera e “Cose di Teatro e Musica” di Potenza, in uno sforzo politico-culturale e di programmazione di respiro unitario regionale e nazionale. Nove spettacoli, infatti, saranno condivisi dalle due città. E in questa logica si muove il decentramento della rassegna “Il Teatro Ricomincia dai bambini” che si mette in viaggio alla volta di 7 paesi del Materano portando l’arte della recitazione anche in quei comuni dove non esistono spazi teatrali. Incuriosisce, infine, la Sessione dei Teatri della Politica, quattro spettacoli, con tematiche e protagonisti diversi, uniti dalla necessità di informare e far riflettere, per non dimenticare. E anche, perché no, per unire nel rispetto delle differenze. “Teatri uniti” per tagliare tutti insieme il traguardo che ci aspetta: Matera, capitale europea della cultura nel 2019”.
Il sindaco, poi, ha annunciato che si sta verificando la possibilità di realizzare, nell’ambito del programma Pisus, un teatro comunale. “Un indirizzo su cui vogliamo confrontarci con i consiglieri comunali, con gli operatori, con tutta la città”.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’assessore alla Cultura del Comune di Matera, Alberto Giordano, che, in particolare, si è soffermato su tre aspetti qualificanti della stagione teatrale: l’apertura al teatro popolare, il coinvolgimento di altri territori, e il cartellone interamente dedicato ai bambini. “Si tratta di tre ingredienti – ha concluso Giordano – che si sposano perfettamente con la candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019”.
Stagione teatrale, Viti: cultura motore di sviluppo
L’Assessore partecipando alla presentazione di ‘Teatri uniti d’Italia a Matera’ ha parlato di uno straordinario investimento nel settore della cultura.
“Partendo dall’assunto che la cultura rende liberi e rappresenta un fertilizzatore civile, è importante sostenere iniziative culturali di spessore, nonostante i tagli e le ristrettezze economiche che ci sottraggono risorse in bilancio riducendo i margini d’azione. Mettersi in rete e programmare eventi in comune per economizzare al meglio è una soluzione per poter continuare a fare cultura. Inoltre, la nascita del Consorzio ‘Teatri uniti della Basilicata’ rappresenta una premessa per l’avvio di una Fondazione in grado di sostenere un’inedita esperienza di teatro pubblico”.
A sostenerlo l’assessore regionale alla Formazione e Cultura, Vincenzo Viti che ha partecipato questa mattina a Matera alla presentazione di ‘Teatri uniti d’Italia a Matera’ per illustrare la stagione teatrale 2012-2013.
“I teatri – ha continuato Viti – rappresentano luoghi di conoscenza e di aggregazione sociale, favorendo la propagazione delle idee e dei saperi, oltre ad avere un ruolo pedagogico. Non dimentichiamoci che l’industria del sapere vale quanto la finanza e va considerata fondamentale per il rilancio dell’economia del Paese perché le strategie per un risanamento economico puntano su innovazione, investimenti in ‘bellezza’ e ricerca. Senza cultura non c’è sviluppo possibile. Secondo i dati Unioncamere la cultura rappresenta il 5,45 per cento della ricchezza prodotta”.
Riferendosi all’iniziativa e considerandola come “uno dei più straordinari investimenti regionale nel settore“, Viti ha ringraziato per il lavoro svolto “Francesca Lisbona dell’associazione teatrale ‘Incompagnia’ e Dino Quaratino, storico costruttore del teatro lucanoche hanno dato vita al Consorzio, unendo le forze e fondendo le esperienze. Alle loro spalle ha operato con incredibile ‘Spirito del tempo’, quello ‘Zeitgeist’ del teatro italiano ed europeo che è Antonio Calbi, al quale va il merito di aver dato una valenza unitaria e un costrutto solidale a iniziative lodevoli ma finora scoordinate”.
“L’iniziativa – ha continuato – servirà anche al percorso di candidabilità di Matera a Capitale europea 2019, ma metterà le due città e l’intero territorio lucano che vive di Teatro e per il Teatro, in un circuito più largo, intrecciando sinergie con esperienze consolidate e più avanzate”. Soffermandosi, inoltre sulla rassegna itinerante ‘Il teatro ricomincia dai bambini’ che coinvolgerà sette paesi della Provincia di Matera, l’esponente della Giunta regionale ha evidenziato la funzione sociale di questo esperimento che, come una volta, non essendoci spazi dedicati, saranno utilizzati gli oratori. “Le sezioni della stagione – ha concluso Viti – potranno soddisfare tutte le esigenze, anche le più raffinate. Sono lieto perciò di poter sottolineare il valore di eventi come quelli che vengono proposti e soprattutto di poter validare la nascita di un progetto che rivela la civiltà di una regione e il suo farsi sempre più comunità civile dentro un tempo così drammatico e avaro”.