scritto e diretto da Ulderico Pesce

con Ulderico Pesce e Maria Letizia Gorga

genere: teatro popolare

durata: un’ora senza intervallo

 

 

 

Lo spettacolo racconta la vita e la ricerca artistica di Carlo Levi attraverso tre passioni. La prima è quella tra Levi e Paola Olivetti, la moglie del grande industriale, che nel 1935 scende in Lucania, a Grassano, dove il fascismo ha confinato il pittore torinese. Insieme vivono presso la locanda Prisco per venti giorni. Testimone di questo incontro “illegale” di cui non si parla in Cristo si è fermato a Eboli, i ritratti di Paola dipinta tra i calanchi e alcune fotografie. Questa tresca amorosa determinerà il trasferimento di Levi in un paese isolato tra i calanchi: Aliano. La seconda passione è quella tra Levi e il barbiere “Frischetto”, custode per undici anni delle tele dipinte durante il periodo del confino dal maestro torinese. Il barbiere, che nel suo celebre romanzo viene definito “il futuro segretario”, conserverà nella sua bottega e fino al 1945 buona parte delle tele dipinte da Levi dal 5 agosto 1935 fino al 5 maggio del 1936.  Ultima passione è quella tra Levi e Linuccia, figlia del poeta Umberto Saba, conosciuta a Firenze, durante l’occupazione nazista del 1943, dove la giovane era nascosta con la famiglia e con altri ebrei antifascisti come Montale, Rossi-Doria, Luzi e lo stesso Levi.

 

Ulderico Pesce è autore, attore, regista. I suoi spettacoli adottano miscelano alla narrazione, musica, immagini, poesia, gesto e movimento, sovente su temi impegnati e sulla memoria. Allievo dell’Accademia di Teatro di Mosca diretta da Anatoli Vassilev, ha lavorato con Luca Ronconi, Carmelo Bene, Giorgio Albertazzi, Giancarlo Sbragia, Gabriele Lavia e altri. Ha messo in scena Diario ottuso di Amelia Rosselli, Novecento di Alessandro Baricco, Levi Carlo Graziadio, scritto con Giovanni Russo. Successivamente ha scritto e direttoContadini del Sud, tratto dall’opera di Rocco Scotellaro e Amelia Rosselli. Del 2003 è L’innaffiatore del cervello dell’anarchico Passannante. Altri suoi spettacoli sono Storie di ScorieFiato sul collo – I 21 giorni di lotta degli operai Fiat di Melfi con cui ha vinto il Premio Riccione per il Teatro 2005.

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