Il guscio della chiocciola

Percorsi: ,

Teatro: Il guscio della chiocciola

Viaggio nell’opera di  Leonardo Sinisgalli

con Carla Chiarelli

 

Sono giunto in questa città una sera d’inverno: faticosamente il sangue ha fatto abitudine agli agguati della nebbia. Nasceva dalla terra, penetrava i muri, veniva fuori in certe ore dalle concimaie della periferia e la bocca faceva acre, le reni acide. La finestra della mia stanza guardava una vasta parete di confine, cieca, bianca, che lungamente poi m’è rimasta nel sonno; mi dissero che nei giorni sereni avrei potuto vedere la Brianza e le Alpi. Per un’intera stagione dal cortile profondo come un pozzo e opaco, non è venuta su nessuna voce: mi piaceva nel cuore della notte il rumore dell’ultimo treno che passava sul ponte della vicina stazione di Lambrate e partiva per la riviera, e alla prima alba lo squillo, così distante, della trombetta del lattaio. Poi ho conosciuto la pietra delle case, sensibile alle stagioni più della scorza degli alberi, una pietra vischiosa, cresciuta al buio e all’umidità. La nebbia mi si palesava meno ostile; l’alba si spegneva nella sua falsa luce con occhi d’agnella, clementi, e cieli si facevano così bassi che la zolla franta ne odorava.

Leonardo Sinisgalli (da Pagine milanesi)

 

Ha detto giustamente Giovanni Giudici che la storia della letteratura gli ha mancato di rispetto appiccicandogli la sciocca e superficiale etichetta di poeta-ingegnere eludendo così tutta la sua magmatica complessità. Sinisgalli è stato lo studente brillante che Enrico Fermi avrebbe voluto con sé, con i ragazzi di via Paninsperna; è stato il poeta che in poche settimane scrisse le “18 poesie” che scatenarono l’entusiasmo dei critici; è art director di Olivetti, Pirelli, Eni, Alitalia, di memorabili manifesti pubblicitari; è stato il creatore di riviste di successo, in cui confluì il desiderio di saldare la dicotomia tra le due culture; è stato il pubblicista di sapidi interventi legati all’arte, all’architettura, alla scienza, alla matematica, alla geometria; è stato il narratore elegante e incisivo di prose memorabili; è stato il documentarista e divulgatore che con due film vinse consecutivamente la Biennale di Venezia; è stato il curatore di programmi radiofonici, critico d’arte pungente e intuitivo, disegnatore ironico di ritratti. Tuttavia di Sinisgalli, di questo gigante del novecento, di questa personalità così affascinante e complessa, non restano che pochi versi sparsi nei libri scolastici, e un breve epitaffio che lo ricorda come poeta-ingegnere. Il lavoro drammaturgico si arricchirà della collaborazione di Franco Vitelli , curatore con Sebastiano Martelli di Il guscio della chiocciola. Studi su Leonardo Sinisgalli a cura di Sebastiano Martelli e Franco Vitelli, Giulia Dell’Aquila, Laura Pesola.

realizzazione siti internet