di Francesco Sciannarella

adattato in vernacolo materano da Bruno Nicola Francione

regia di Bruno Nicola Francione

genere: dialettale

durata: due ore con  intervalli

 

 

Primi anni Settanta. Il boom economico è in forte flessione. Scoppia la rivoluzione culturale. In tutto il mondo i giovani inneggiano al libero amore, alla pace universale e urlano il loro No a tutte le guerre. E come tutto, anche Matera sta cambiando, seppur in maniera diversa. I quartieri dei Sassi sono stati quasi completamente svuotati dalla legge per il risanamento. In uno dei tanti vicinati degli antichi rioni di tufo, però, vivono ancora alcune famiglie, in attesa di ricevere, anche loro, la benedetta casa popolare. Questo clima di attesa viene però meno un giorno, quando la casa abbandonata del vicinato diventa dimora abusiva di strani visitatori. L’arrivo di questi invasori è preannunciato da strani graffiti pacifisti, su quelle stesse pareti di tufo, un tempo “decorate” dal fumo dei comignoli e dell’umidità perenne. Quello che però sconvolgerà, più di ogni altra cosa, sarà il loro modo di vestire, di vivere e soprattutto di pensare…

 

Sipario nasce da un gruppo di amici innamorati della propria città, Matera, legati dalla passione per il teatro e che portano in scena personaggi che raccontano storie scritte ex novo o riprese da commedie già note, cercando di suscitare nel pubblico quel trasporto e immedesimazione che solo la magia del teatro può provocare. Ogni commedia costituisce una trasposizione in chiave materana di opere classiche. Non una singola interpretazione da lodare ma un gruppo di attori cresciuto e maturato nel corso degli ultimi anni, un gruppo di amici che continua a divertirsi e far divertire.

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